An exercise in coexistence

Reflections on the activities of the mind and active speculations *from latin specula, place from where you observe, and to ponder carefully.

The installation/performance presented intends to reflect the stream of consciousness and the creation of concepts, revised and organized mentally, after a given experience. The basis of this investigation is the assumption that art does not communicate itself, the viewer throws his knowledge in the work. These interpretations  can come from scientific, psychological, aesthetic or iconographic culture.

Art has an end in itself and does not need to leave a message, unless the artist’s intention is directed in this way. Art IS only. Art has no end. Art can have a thousand interpretations, all still valid if justified by context.

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Un esercizio di compresenza

Riflessioni sulle attività della mente e sulle speculazioni attive * lat. speculare da specula, luogo dal quale si osserva, meditare attentamente.

L’installazione/performance qui esposta intende far riflettere sul flusso di coscienza e sulla creazione di concetti, rielaborati e mentalmente organizzati, dopo una data esperienza. La base sulla quale si fonda la mia indagine è il presupposto che l’arte non comunica di per sè, è il fruitore che proietta nell’opera le sue conoscenze, che siano esse di tipo scientifico, psicologico, iconografico o estetico.

L’arte è fine a se stessa e non necessità di esprimersi col fine di lasciare un messaggio, a meno che l’intenzionalità dell’artista non sia indirizzata verso un lavoro sulle modalità di espressione o comunque su questo campo. L’arte è soltanto. L’arte non ha un fine. L’arte può avere mille interpretazioni, tutte comunque valide se giustificate in un contesto.

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Essential bibliography in alphabetical order:
Bibliografia essenziale in ordine alfabetico:

-Adrian Frutiger, Segni e simboli, Stampa Alternativa, 1998;
-Alejandro Jodorowsky, La danza della realtà, Feltrinelli, 2006;
-Bruce Nauman, Casavecchia Barbara, Volpato Elena; Bruce Nauman. Inventa e muori; A+MBookstore 2005;
-Damien Hirst e Gordon Burn, Manuale per giovani artisti, Postmedia Books, 2006;
-Edward A. Shanken, Roy Ascott, Telematic Embrace: visionary theories of art, technology, and consciousnes, 2003;
-Francesco Monico, “La Variazione technoetica”, in “Le Variazioni Grandi” a cura di Angelo Semeraro,
Meltemi, 2008;
-Francesco Monico, TV 2.0 – L’arte sullo Schermo, Meltemi, 2008;
-Immanuel Kant, Critica della Ragion Pura, ed.Laterza 2005;
-Janet Kraynak; Please Pay Attention Please, Le parole di Bruce Nauman; Postmedia Books 2004;
-Jay David Bolter, Richard Grusin, Remediation: Understanding New Media, The MIT Press, 2000;
-Jens hauser, Pier Luigi Capucci, Franco Torriani, Art Biotech, Ed. Italiana, Mediaversi, 2008;
-Marco Belpoliti, Crolli, Einaudi, 2005;
-Nicolas Bourriaud, Postproduction,  Postmedia Books, 2004;
-Nigel Warburton, La questione dell’arte, Einaudi, 2007;
-Paul Valery, Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci, a cura di Stefano Agosti, Abscondita, 2007;
-Paul Watzlawick, La realtà della Realtà, Astrolabio, 1976;
-Pino Parini, I percorsi dello sguardo, Ed. Artemisia, Iesi, 1996;
-Rossella Panigatti, I sintomi parlano, TEA, 2003;
-Roland Barthes, L’impero dei segni, Einaudi, 2005;
-Samuel Beckett, Teatro, Einaudi, 2006;
-Sylvia Martin, Videoarte, Taschen, 2006;
-Susan Sontag, Sulla fotografia, ed. Einaudi, 2004;
-Walter Benjamin, Lopera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, 2004;